7 December 2023
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Quando nel settembre del 1980 il reporter James Whitaker arrivò con due fotografi sulla sponda del fiume Dee, a Balmoral, non aveva idea di che cosa lo aspettava. Fece appena in tempo a scorgere la giovane ragazza bionda che accompagnava il principe Carlo nella sua battuta di pesca: sentiti dei rumori in lontananza, la ragazza si nascose rapida dietro un albero, utilizzando uno specchietto da cipria per controllare i loro movimenti. Whitaker, sorpreso dall’astuzia, disse agli altri due: «Questa ci darà filo da torcere. Ma chi è?». Lady Diana Spencer avrebbe poi dato “filo da torcere” a tutti: al principe Carlo, alla regina Elisabetta, alla monarchia e all’intero popolo del Regno Unito, che d’improvviso si trovò a dover reimmaginare il proprio rapporto con la famiglia reale. Dopo secoli di misteri, corridoi silenziosi e finestre chiuse, di vicendevole riservatezza ed estremo rispetto, la tumultuosa e romanzesca storia d’amore tra Carlo e Diana infiammò il paese, dai primi giorni apparentemente felici del fidanzamento alla guerra domestica (e mediatica) che avrebbe segnato la fine di quel matrimonio da fiaba celebrato in diretta televisiva di fronte a milioni di persone. Oggi, a vent’anni dalla tragica morte nel tunnel dell’Alma, a Parigi, siamo convinti di conoscere tutto di questa storia. Ma l’immagine di Diana, complici i mass media, è stata ridotta troppo spesso alla banalità del santino: amica di Madre Teresa, testimonial attiva per associazioni umanitarie e campagne per la prevenzione dell’AIDS, la “principessa del popolo” sarebbe stata, secondo copione, amata con trasporto e passione dai sudditi, detestata dalla regina, vessata dalla stampa, tradita e mortificata dal marito, immolata come simbolo di una vita libera e coraggiosa schiacciata dalla crudeltà delle istituzioni e della storia. Ma Diana era molto di meno e molto di più. Aggirando i luoghi comuni e le partigianerie, Vittorio Sabadin penetra con acume quegli occhi tristi e distanti, restituendoci un ritratto inedito della “candela nel vento”, libero dalla mitologia posticcia, distante dagli scandali e dalle foto patinate, sfaccettato, finalmente controverso e, per questo, umano.

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Previous post Il 9 marzo 2020, mentre l’Europa barcolla sotto i colpi della pandemia, al riparo dell’abbazia di Westminster qualcos’altro si sta sgretolando: la storia di una monarchia millenaria. È una cerimonia apparentemente come tante, l’annuale Commonwealth Day, ma gli sguardi corrucciati dei membri della famiglia mostrano al mondo che la battaglia di Harry e Meghan per sottrarsi agli obblighi ufficiali è giunta ormai al suo drastico epilogo. Quella, è stato deciso, sarà l’ultima occasione pubblica a cui presenzieranno, prima di rinunciare definitivamente al titolo di Royal. Ventidue anni prima, quando William e Harry assistevano solenni al funerale della madre, la tragica sventura di Carlo e Diana sembrava solo una singola, dolorosissima crepa, giunta a incrinare lo splendore di casa Windsor. Ma come in ogni racconto che si rispetti, la più piccola crepa rischia di allargarsi, e farsi rovina: sarebbe arrivato il tempo dei capricci di William, eterno indeciso fra Kate Middleton, commoner senza titoli che avrebbe poi sposato, e mille altre ragazze; della vita disordinata di Harry, divisa fra la passione per i locali notturni e il desiderio di combattere per il suo paese; fino all’arrivo di Meghan Markle, che considera la nobiltà come una specie di notorietà allargata, di cui cogliere i benefici ma rifiutare i doveri, l’esatto contrario del magistero di Elisabetta. C’è una sottile ironia, in questo. La storia della possibile successione al trono di Elisabetta, la più longeva sovrana della monarchia inglese, è segnata soprattutto dalle ambizioni, dal carattere, dalle volontà contraddittorie ed esplosive delle donne che hanno affiancato i legittimi eredi, Carlo prima e William e Harry poi. Vittorio Sabadin ricostruisce così il passato e il presente di questa Guerra dei Windsor tutta al femminile, arrivando fino agli ultimi scontri, sempre meno taciuti e sempre più lontani dallo stile regale e dalla riservatezza che contraddistinguevano la casata. Se già William e Kate sembravano destinati a un futuro più borghese, pur senza perdere l’identità istituzionale, la decisione di Meghan e Harry sconquassa alle fondamenta la monarchia, assestando un colpo tremendo a una famiglia già provata da mille dolorose vicende e dallo scorrere, impietoso, del tempo.
Next post QUALE FUTURO PER LA MONARCHIA INGLESE? Dopo la morte della Regina Elisabetta II, il sovrano più longevo della Corona britannica, la monarchia inglese si prepara ad affrontare il momento più difficile di tutta la sua storia. La fine di un regno durato 70 anni era un evento previsto, ma dalle conseguenze incalcolabili. Oggi la Royal Family non può non fare i conti col passato – con le liti, i contrasti e i vizi inconfessabili che hanno sgretolato dall’interno i delicati equilibri della Casa di Windsor. La giornalista Tina Brown racconta, con infallibile talento investigativo e senza concedere attenuanti, la vera storia della famiglia reale, dalla tragica fine della principessa Diana fino alla morte della Regina, dalle liti tra Harry e William all’arrivo di Meghan Markle, passando per gli scandali del principe Andrea, i capricci di Carlo, la riabilitazione di Camilla, la vita segreta di Kate Middleton e le parole non dette tra la Regina e Meghan. Ricco di rivelazioni inedite e di aneddoti irresistibili, Dietro la corona è un ritratto intimo e dettagliato che cambierà per sempre il nostro sguardo sui reali d’Inghilterra.
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