7 December 2023
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QUALE FUTURO PER LA MONARCHIA INGLESE? Dopo la morte della Regina Elisabetta II, il sovrano più longevo della Corona britannica, la monarchia inglese si prepara ad affrontare il momento più difficile di tutta la sua storia. La fine di un regno durato 70 anni era un evento previsto, ma dalle conseguenze incalcolabili. Oggi la Royal Family non può non fare i conti col passato – con le liti, i contrasti e i vizi inconfessabili che hanno sgretolato dall’interno i delicati equilibri della Casa di Windsor. La giornalista Tina Brown racconta, con infallibile talento investigativo e senza concedere attenuanti, la vera storia della famiglia reale, dalla tragica fine della principessa Diana fino alla morte della Regina, dalle liti tra Harry e William all’arrivo di Meghan Markle, passando per gli scandali del principe Andrea, i capricci di Carlo, la riabilitazione di Camilla, la vita segreta di Kate Middleton e le parole non dette tra la Regina e Meghan. Ricco di rivelazioni inedite e di aneddoti irresistibili, Dietro la corona è un ritratto intimo e dettagliato che cambierà per sempre il nostro sguardo sui reali d’Inghilterra.

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Previous post Quando nel settembre del 1980 il reporter James Whitaker arrivò con due fotografi sulla sponda del fiume Dee, a Balmoral, non aveva idea di che cosa lo aspettava. Fece appena in tempo a scorgere la giovane ragazza bionda che accompagnava il principe Carlo nella sua battuta di pesca: sentiti dei rumori in lontananza, la ragazza si nascose rapida dietro un albero, utilizzando uno specchietto da cipria per controllare i loro movimenti. Whitaker, sorpreso dall’astuzia, disse agli altri due: «Questa ci darà filo da torcere. Ma chi è?». Lady Diana Spencer avrebbe poi dato “filo da torcere” a tutti: al principe Carlo, alla regina Elisabetta, alla monarchia e all’intero popolo del Regno Unito, che d’improvviso si trovò a dover reimmaginare il proprio rapporto con la famiglia reale. Dopo secoli di misteri, corridoi silenziosi e finestre chiuse, di vicendevole riservatezza ed estremo rispetto, la tumultuosa e romanzesca storia d’amore tra Carlo e Diana infiammò il paese, dai primi giorni apparentemente felici del fidanzamento alla guerra domestica (e mediatica) che avrebbe segnato la fine di quel matrimonio da fiaba celebrato in diretta televisiva di fronte a milioni di persone. Oggi, a vent’anni dalla tragica morte nel tunnel dell’Alma, a Parigi, siamo convinti di conoscere tutto di questa storia. Ma l’immagine di Diana, complici i mass media, è stata ridotta troppo spesso alla banalità del santino: amica di Madre Teresa, testimonial attiva per associazioni umanitarie e campagne per la prevenzione dell’AIDS, la “principessa del popolo” sarebbe stata, secondo copione, amata con trasporto e passione dai sudditi, detestata dalla regina, vessata dalla stampa, tradita e mortificata dal marito, immolata come simbolo di una vita libera e coraggiosa schiacciata dalla crudeltà delle istituzioni e della storia. Ma Diana era molto di meno e molto di più. Aggirando i luoghi comuni e le partigianerie, Vittorio Sabadin penetra con acume quegli occhi tristi e distanti, restituendoci un ritratto inedito della “candela nel vento”, libero dalla mitologia posticcia, distante dagli scandali e dalle foto patinate, sfaccettato, finalmente controverso e, per questo, umano.
Next post Racconta la fiaba che il principe, dopo aver individuato la prescelta, conduca quella bellissima ragazza di umili origini al castello, per farla diventare una principessa ammirata da tutti: e vissero per sempre felici e contenti. Quello che la fiaba non dice, però, è che magari la prescelta ha dovuto sgomitare, per farsi riconoscere, rischiando anche di farsi male o di rimanere da sola. Così come non dice che talvolta la ragazza non è nemmeno di origini tanto umili, ma figlia di due ex dipendenti della British Airways diventati poi imprenditori milionari. E nemmeno che la vita al castello è una guerra di posizione e che ogni giorno la principessa deve schivare i colpi di una stampa che farebbe di tutto pur di “sbatterla in prima pagina”. Catherine Middleton, invece, ragazza borghese diventata duchessa e futura regina, queste cose le sa, e molto bene. Eppure, a differenza della cognata “uragano” Meghan, tace. Cosa sappiamo davvero di lei, si chiede allora Eva Grippa, giornalista e royal watcher d’eccezione, al di là delle notizie ufficiali di una vita fatta di impegni istituzionali, apparizioni favolose e foto di famiglia? Una di noi, borghese arricchita, principessa moderna, madre amorevole, astuta calcolatrice, moglie impegnata: le definizioni di Kate si moltiplicano e si sprecano, perché lei è tutte queste cose insieme e, contemporaneamente, niente di tutto ciò. Ecco allora che, ripercorrendo i suoi primi quarant’anni, scopriamo una donna che con tenacia ha saputo integrarsi nella royal family più complicata del mondo, ma anche addomesticare la temibile stampa britannica; ricordando i suoi outfit più ammirati ne calcoliamo il valore economico per il suo paese e per il “brand” monarchia; rileggendo le interviste e i reportage scandalistici portiamo alla luce le minuscole crepe in una facciata perfetta, tra faticose gravidanze, sussurri e ipocrisie, problemi alimentari mai confermati, gelosie e rivalità, rapporti familiari a dir poco esplosivi. E, ad aleggiare su tutto, l’indimenticato fantasma della suocera, Diana: perché Kate, prima che regina, sarà la prossima Principessa del Galles, un titolo pesante come una corona. Un libro che, mescolando ricostruzione accurata e abilità narrativa, va alla scoperta della figura femminile più imprendibile, e per questo tanto più affascinante, della famiglia reale inglese.
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